Fino al 15 marzo, l'obbligo di effettuare il tampone per rientrare in Italia è stato annullato
Con la nuova ordinanza del Ministero della Salute firmata il 27 gennaio, dal 1 febbraio cambiano i requisiti di rientro in Italia dai Paesi europei: infatti è stato eliminato l’obbligo di tampone.
Quindi è sufficiente avere il Green Pass o certificazione equivalente (completamento del ciclo vaccinale primario o dose di richiamo, avvenuta guarigione da Covid-19, esito negativo ad un test molecolare o antigenico eseguito a mezzo di tampone), corredato dal Passenger locator form.
Questa normativa, valida fino al 15 marzo, è prevista per i Paesi all’interno del gruppo C.
I viaggiatori che soggiornano o transitano nei 14 giorni antecedenti l’ingresso in Italia nei Paesi della lista D (tra cui Regno Unito, Stati Uniti d’America, Canada, Giappone) non dovranno osservare l’isolamento fiduciario se saranno provvisti di:
- PLF,
- un tampone molecolare con risultato negativo effettuato nelle 72 ore prima l’ingresso nel territorio nazionale. 48 ore per gli ingressi da Regno Unito di Gran Bretagna o 24 ore se si tratta di un test antigenico,
- il Green Pass che si ottiene con il ciclo vaccinale completato di un antidoto validato dal’Ema. I passeggeri provenienti da Canada, Giappone e Stati Uniti d’America, possono, altresì, esibire la certificazione verde Covid-19 di avvenuta guarigione.
In caso di mancata documentazione, si applica la misura dell’isolamento fiduciario per cinque giorni all’indirizzo indicato nel Plf. Seguirà l’obbligo di un tampone molecolare o antigenico, al termine.
Per conoscere le varie disposizioni, clicchi qui e per maggiori informazioni, si consiglia sempre di consultare il sito viaggiaresicuri.it
Fonte 1 Febbraio 2022: https://www.missionline.it