Sorpresa, il tetto al cash sale a 5K
Dal 1° gennaio 2023, i pagamenti potranno essere effettuati fino a 5mila euro in contanti. La misura sarà contenuta nella Legge di Bilancio e innalza l’attuale limite, di 2mila euro. E si riferisce sia agli acquisiti di beni e servizi, come i viaggi, sia ai trasferimenti in titoli e libretti di deposito bancari o postali.
Il tutto in euro ma anche in valuta estera.
Come noto, il tetto sul cash è un tema attinente al controllo dell’evasione fiscale e negli anni è stato spostato più volte. Fu istituito nel 1991.
Nel 2016 era stato impostato a 3.000 euro, per poi scendere a 2.000 nel 2020 e a mille euro nel 2022, poi scongiurato durante la conversione del DL Milleproroghe di quest’anno. Quindi è rimasto a 2mila euro per tutto il 2022. Infine, l’innalzamento a 5mila euro con il Governo Meloni, a partire dal 2023.
Il dibattito politico si divide tra chi assegna una correlazione tra illeciti/economia sommersa e limiti alla circolazione del denaro contante e chi asserisce che non ci sono constatazioni certe di questa ipotesi. Anche se uno studio di Bankitalia del 2021 assegnava alle transazioni cash un indice di “innesco” dell’evasione piuttosto preciso.
Il confronto con gli altri Stati europei mostra una varietà di approcci: dalla Grecia con limite ai 500 euro ai 15mila euro della Croazia, fino a Germania e Olanda senza tetti.
Di certo, una maggiore coerenza sulla circolazione del denaro contante e, di conseguenza, sulla maggiore diffusione dei pagamenti digitali, da parte della politica sarebbe auspicato. Se non altro per definire una strategia, che negli ultimi anni sembrava avviata. Anche se, a leggere i dati, vediamo che le transazioni digitali nel nostro Paese registrano una crescita del +22% nei i primi sei mesi dell’anno, raggiungendo quota 182 miliardi di euro. Per fine anno si dovrebbero stabilire fra i 390 e i 405 miliardi, con un incremento tra il 18% e il 22%.
Insomma, la comodità di pagare con una carta si fa strada.
[Foto di apertura dell’articolo by Ibrahim Boran su Unsplash]
Notizia pubblicata in data 6 Dicembre 2022 – Autore Paola Baldacci