Digitalizzazione nella gestione dei viaggi d’affari: a che punto siamo?
Tra i trend rilevanti dell’Osservatorio Business Travel, di cui vi abbiamo scritto nella precedente “Cisalpina News”, c’è l’incremento della digitalizzazione nella gestione delle trasferte di lavoro, ma perlopiù per la fase iniziale di organizzazione e ancora poco per la riconciliazione delle note spese.
Secondo l’analisi, il ricorso alla travel management company per la prenotazione sale dal 60% al 65% e l’utilizzo di strumenti digitali passa dal 79% all’83%. Si noti che il pagamento si conferma l’attività più digitalizzata, per il 94% delle 80 aziende intervistate nel sondaggio. E il 69% (di quel 90%) utilizza carte di credito/debito che poggiano sul conto corrente aziendale, mentre le carte virtuali sono d’abitudine per il 44% (la ricerca si basa sulla possibilità di dare più di una opzione alla domanda posta, ndr).
La spesa di viaggi di lavoro che transita sui canali digitali aumenta fino al 53%: il 7% va su siti web B2C, il 28% via self booking tool, il 18% passa dall’online booking tool di un’agenzia esterna. Invece, il 47% rimane su canali “fisici”: il 32% attraverso un’agenzia/ufficio viaggi interno e il 15% da un’agenzia esterna via mail o telefono. «Purtroppo, le aziende fanno ancora poco uso dell’online booking tool anche se hanno una buona parte di traffico elegibile – afferma Loretta Bartolucci, Commercial Director di Cisalpina Tours -. I motivi sono la mancanza di una appropriata formazione interna all’azienda, così come di processi non strutturati per l’invio delle anagrafiche e la difficoltà di un impegno “top-down” nell’utilizzo della prenotazione in autonomia per le tratte/servizi semplici».
Il passo ulteriore sarà attuare una completa integrazione tra strumenti digitali di business travel management e sistemi gestionali interni. L’Osservatorio BT rileva che il 27% delle aziende interpellate lo fa pienamente e il 29% non lo prevede nemmeno. Eppure, l’importanza dei dati è riconosciuta, infatti il 62% dispone di strumenti per la business intelligence e il primo utilizzo è per impostare i budget delle trasferte degli anni a venire, al pari del calcolo delle emissioni di C02 totali. Il che apre un nuovo argomento, quello della sostenibilità per cui le imprese mostrano certamente sensibilità, senza purtroppo destinare budget aggiuntivo al fine di preferire soluzioni di alloggio e trasporto diciamo “ecologiche”.
[Dati e slides sono dell’Osservatorio Business Travel by Osservatori Digital Innovation del Politecnico Milano]
Notizia pubblicata in data 3 Marzo 2023 – Autrice Paola Baldacci