Il sistema di ingresso/uscita (Ees) dell’Unione europea sarà pronto in autunno: a partire dal 10 novembre 2024, infatti, i viaggiatori extra-UE che entreranno nell’Area Schengen dovranno interfacciarsi con i nuovi controlli di frontiera. Il lancio, che sarebbe dovuto avvenire nel 2022, era stato posposto a causa delle difficoltà dei paesi dell’Unione Europea a integrare i loro sistemi di frontiera con il database centrale Ees.

Un sistema, quello Ees, che sarà rivolto a tutti i viaggiatori del Regno Unito e dei paesi extra UE, che non necessitano comunque un visto per entrare, pensato per rafforzare la sicurezza delle frontiere e identificare i viaggiatori che superano il periodo di permanenza consentito nell’Area Schengen.

L’Entry and Exit Scheme (Ees) avrà dunque il compito di registrare digitalmente i titolari di visto per soggiorni di breve durata (fino a 90 giorni in un arco di tempo di 180 giorni) e i viaggiatori senza visto, ogni volta che attraverseranno le frontiere esterne di 29 paesi europei. Il sistema automatizzato sostituirà quindi la timbratura del passaporto con una registrazione dei dati biometrici dei viaggiatori e non si applicherà a cittadini e residenti UE o a chi è in possesso di visto per soggiorni di durata estesa.

Etias: l’autorizzazione al viaggio in Europa

E’ previsto invece per la primavera del 2025 l’introduzione dell’Etias, il sistema europeo di informazione e autorizzazione ai viaggi.

Si tratta di uno “step successivo” all’Ees che impone ai cittadini extra UE, che non necessitano comunque di un visto, di avere un’autorizzazione di viaggio per entrare nel territorio europeo e viaggiare nei 30 paesi che lo richiedono. L’Etias potrà essere richiesto online, prima del viaggio, compilando il form apposito e con un contributo di 7 euro. Laddove approvata, l’autorizzazione sarà collegata direttamente al passaporto e avrà una durata di tre anni o fino alla scadenza del passaporto.

[Notizia pubblicata in data 4 settembre 2024 – Chiara Cianci]