Proprio a ridosso delle feste, il Regno Unito affronta settimane di massicci scioperi durante il periodo natalizio da parte di addetti ai trasporti e delle poste, ma anche infermieri e guardie di frontiera. Il settore dei trasporti ha esordito a metà mese con oltre 40.000 membri dell’Unione nazionale dei lavoratori ferroviari, marittimi e dei trasporti (RMT) che si sono astenuti dalle attività per 48 ore. Seguiranno altre settimane di interruzione: ad esempio, è previsto uno sciopero ferroviario dalle 18 della Vigilia di Natale fino alle 6 del 27 dicembre. Perciò il consiglio è di completare i viaggi già all’ora di pranzo del 24 dicembre.

Inoltre, la National Railway britannica ha affermato che a causa di varie azioni sindacali, ci sarà un servizio ferroviario ridotto fino all’8 gennaio 2023, con “significative interruzioni attese in tutta la rete”. Infine, il sindacato dei servizi pubblici e commerciali (PCS) ha annunciato che l’azione sindacale a fine anno avrà un impatto sui servizi delle forze di frontiera. I viaggiatori che intendono entrare nel Regno Unito durante il periodo di sciopero proposto potrebbero dover affrontare tempi di attesa più lunghi ai controlli.

Fa riflettere il fatto che ci sono categorie che non hanno mai scioperato, ad esempio gli autisti delle ambulanze e gli infermieri, e oggi sono in prima linea nelle proteste contro i salari. L’attuale alto tasso di inflazione nel Regno Unito e l’aumento del costo della vita hanno esercitato molta pressione su molte categorie di lavoratori.

Tuttavia, non solo UK soffre di queste agitazione, che dilagano in mezza Europa.

In Spagna a incrociare le braccia saranno Air Nostrum, Vueling e Ryanair. In buona parte fino a gennaio.

In Francia, Eurostar ha avvertito che il 26 dicembre la linea ad alta velocità verso l’Inghilterra rimarrà chiusa. Sncf ha iniziative per i fine settimana di Natale e Capodanno. Air France avverte di agitazioni per il periodo dal 22 dicembre al 2 gennaio.

[Foto di apertura di Manny Becerra su Unsplash]