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Accor, trasformazioni sociali e hospitality:
come si cambia

La catena alberghiera Accor ha immaginato 4 tendenze che influiranno sull’hospitality, partendo dal presupposto che gli ultimi anni hanno innescato una significativa “verifica” della realtà da parte della società. «Le persone si sono guardate dentro per decidere di cosa avessero veramente bisogno e perché; mettendo in discussione la rilevanza delle abitudini, delle convinzioni e dei comportamenti esistenti riguardo a sé stessi, alla comunità e al pianeta», spiega l’indagine.

Ebbene, cambiamenti e sfumature nella mentalità e le divergenti risposte individuali a queste domande hanno creato una forza di trasformazione collettiva con un impatto sociale.

Di qui, Accor ha voluto individuare le opportunità emergenti per il settore dell’ospitalità.

  • Uno stile di vita ibrido

L’accelerazione del digitale, modificando il modo in cui le persone lavorano e vivono, unita a più tempo per riflettere durante la pandemia, ha portato le persone a riesaminare i propri stili di vita.

«Le persone vogliono vivere, giocare, lavorare, socializzare e fare shopping alle proprie condizioni, con un crescente desiderio di flessibilità e libertà per collegare senza soluzione di continuità tutti gli aspetti della loro vita», si legge nel report.

Ecco che Il cambiamento ha un impatto su dove le persone vogliono vivere, sulla ricerca di un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata.

Per quanto amino la possibilità di lavorare da qualsiasi luogo (il 73% dei lavoratori in 31 Paesi desidera opzioni di lavoro a distanza flessibili), sentono allo stesso tempo l’irrefrenabile necessità di interagire (il 47% sente la mancanza di interazioni sociali con colleghi e collaboratori).

Ebbene, queste idee apparentemente opposte si traducono nel crescente desiderio di elasticità e polivalenza in tutti gli ambiti.

QUALI OPPORTUNITÀ PER L’OSPITALITÀ?

REIMMAGINARE GLI SPAZI

Man mano che la vita cambia, il concetto di un posto predisposto per uno specifico utilizzo deve evolversi.

Semplicemente non possiamo vedere gli spazi dalla stessa prospettiva: uffici, centri commerciali, hotel, luoghi di incontro dove trascorriamo il nostro tempo, possono essere flessibili e multiuso.

Gli spazi residenziali: il desiderio di maggiore flessibilità e libertà aumenta la domanda di spazi privati, sia da adattare a soggiorni più lunghi che a esigenze e momenti specifici. Ecco perché le catene alberghiere ampliano le offerte residenziali (ville, appartamenti) abbinate ai servizi tradizionali come F&B, Spa ed eventi.

Spazi come centri di vita polivalenti: sia per i membri della famiglia o dell’azienda che devono riunirsi sia per le comunità locali per incontrarsi, salutarsi e lavorare, gli ambienti devono adattarsi perfettamente a esigenze versatili.

Secondo Accor, stiamo superando il vecchio pensiero dell’ospitalità secondo cui un soggiorno equivale a una sola esigenza. Oggi può diventare “multiple stays” con molteplici scopi e i nuovi servizi alberghieri diventano agili e altamente modificabili. Ad esempio, si adattano alla fusione tra lavoro e tempo libero (bleisure). Una ricerca di Accor sui lavoratori di 7 Paesi afferma che il 56% delle persone in tutto il mondo ha o sta pensando di rimanere in luoghi qualche giorno in più per lavorare a distanza durante i fine settimana o le vacanze. Ma anche le riunioni di lavoro cambiano: siccome il lavoro a distanza si espande, i meeting di persona potranno riguardare di meno il business e di più la socializzazione, il team building e i momenti creativi.

Offrendo così agli hotel l’opportunità per integrare proprio le attività sociali e i team building all’interno delle offerte Mice.

Da parte sua, la catena alberghiera francese ha già offerto alcune risposte in termini di prodotti e servizi a queste esigenze:

  • Le sue strutture alberghiere che re-interpretano gli spazi “living” in maniera creativa e lifestyle
  • Le differenti proposte di long stay
  • L’offerta di meeting ampliata a formule ibride e interattive

Con questi profondi cambiamenti negli stili di vita e di lavoro, per un gruppo così globale come Accor è di fondamentale importanza cogliere tutte le sfumature per adeguare l’accoglienza. Rientrano tra i 4 trend di questa ricerca anche:

2) L’imperativo del BENESSERE

Il concetto di benessere è sbocciato nella coscienza umana ormai da qualche anno. Man mano che gli individui sono diventati più consapevoli sono giunti alla consapevolezza che il benessere è più un processo olistico che coinvolge corpo, mente e abitudini di vita.

3) I nuovi confini della COMUNITA’

Con le persone che stanno più vicino a casa, la comunità locale ha acquisito ancora più importanza nella mentalità di tutti. Le persone vogliono agire di più per proteggere, interagire e supportare la propria comunità.

4) Il paradosso del CONSUMO

I consumatori continuano a consumare, ma c’è stato un cambiamento nei perché, nei come e nei modi in cui acquistano.

Dell’analisi, si piò leggere esaustivamente a questo LINK.

Notizia pubblicata in data 28 Dicembre 2022 – Paola Baldacci