L’organizzazione internazionale dell’aviazione civile in seno alle Nazioni Unite (Icao) ci ha sorpresi con una buona notizia a inizio febbraio: una ripresa completa e sostenibile, unitamente a una crescita della domanda di passeggeri aerei si realizzerà proprio nel 2023.

La previsione poggia su analisi di big data e dice che il recupero avverrà sulla maggior parte delle rotte entro il primo trimestre, mentre per la fine dell’anno sarà raggiunta una crescita di circa il 3% rispetto al 2019.

Il numero di passeggeri aerei trasportati nel 2022 è aumentato di circa il 47% rispetto al 2021, mentre i ricavi per passeggero-chilometro (RPK) sono saliti di circa il 70% nello stesso periodo, principalmente a causa della rapida ripresa della maggior parte delle rotte internazionali. Perciò, in termini di entrate annuali dei passeggeri delle aerolinee, mantenendo il rendimento e i tassi di cambio ai livelli del 2019, l’Icao ha osservato un aumento stimato del 50% dal 2021 al 2022.

L’anno scorso, invece, il numero di passeggeri del 2022 ha raggiunto circa il 74% dei livelli pre-pandemia, mentre si stima che i ricavi dei passeggeri abbiano toccato circa il 68%. E ancora, il numero di aerei passeggeri in servizio nel 2022 rispecchia la ripresa complessiva del traffico, con stime attuali che suggeriscono il 75% del periodo pre-emergenziale.

Di pari passo vanno gli ordini di nuove “macchine”: per Airbus e Boeing si sono attestate mediamente a +53% mentre le consegne a +20%.

Notizia pubblicata in data 3 Marzo 2023 – Autrice Paola Baldacci