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Le grandi trasformazioni aziendali
impongono il controllo dei costi al primo posto

L’impegno per le due principali trasformazioni aziendali, tecnologica e sostenibile, prospettano ai travel manager e procurement manager uno strenuo controllo dei costi.

È la prima delle priorità per il 2025 secondo un sondaggio su circa 900 professionisti (sia acquirenti sia fornitori) di Gbta – Global Business Travel Association, somministrato a ottobre 2024.

Il 78% del campione, infatti, evidenzia il “cost control” al primo posto delle linee strategiche mentre il 74% asserisce che all’aumento delle tariffe non corrisponderà un uguale incremento del budget.

Costi, compliance e complessità:

le sfide del business travel nel 2025

Bilanciare obiettivi ambiziosi con vincoli pratici sarà una sfida centrale nel 2025.

L’indagine della principale associazione dell’industria del business travel evidenza che le aziende sono impegnatissime negli investimenti della trasformazione tecnologica e nei percorsi di sostenibilità. Questo ingente sforzo economico impatterà sulle spese per i viaggi d’affari insieme ad altri ostacoli significativi che i travel manager hanno reso noti per l’anno prossimo.

La preoccupazione principale è di gran lunga l’aumento dei costi di viaggio e il fatto che i budget non tengono il passo (74%), seguiti dall’evoluzione tecnologica (40%) e dalla compliance delle travel policy (40%)

Sostenibilità, obiettivo difficile e fondamentale

Nel 2024, per il 46% dei professionisti dei viaggi la sostenibilità è stata una priorità assoluta, con il 44% che ha iniziato a integrare iniziative nei propri programmi di viaggio aziendali.

Tuttavia, alcuni ostacoli permangono: il 75% cita i costi più elevati come una barriera all’implementazione di travel policy green, insieme complessità (non sapere da dove cominciare) circa la misurazione e la rendicontazione degli impatti di CO2. Ad esempio, gli standard ambigui di misurazione delle emissioni.

Eppur qualcosa si muove: il 38% segnala una crescita dei viaggi in treno e l’Europa risulta in testa a tutte le regioni mondiali in questi parametri, dimostrando che la disponibilità di valide opzioni ferroviarie alternative è il fattore cruciale per consentire la scelta sostenibile dei viaggiatori.

Sentimento positivo e ottimismo, ora e in futuro

Ma come è andato invece il 2024?

C’è di buono che una grande maggioranza – l’86% – dei rispondenti alla ricerca ammette che le prestazioni sono state alla pari o meglio di quanto si aspettassero all’inizio dell’anno. E l’outlook per il futuro è ugualmente positivo.

Oggi, preparandosi al nuovo anno, due terzi degli acquirenti di business travel (67%) riferisce una prospettiva ottimistica. Solo il 6% è pessimista. Il Nord America e l’America Latina guidano il primo sentimento e i buyer, in particolare, segnalano maggiore fiducia rispetto ai fornitori.

Concludendo, un primo sguardo al business travel nel 2025 evidenzia in maniera ancora più marcata rispetto al 2024 costi sotto controllo, tecnologia e sostenibilità al centro delle priorità aziendali. L’anno che verrà si prospetta come nuovamente cruciale per il settore per le ragioni già conosciute: l’innovazione tecnologica continua, la gestione strategica delle spese e la progressione verso una sostenibilità concreta rappresentano le chiavi per affrontare un mercato naturalmente avviato verso una maggiore complessità e competizione in quanto su scala globale.

[Per un confronto, approfondisci su “Viaggi d’affari 2024” tratto sempre dai sondaggi di GBTA]

[Notizia pubblicata in data 25 novembre 2024 – Paola Baldacci]