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LA CINA HA ANNUNCIATO ALCUNE MISURE PER SEMPLIFICARE LE CONDIZIONI DI INGRESSO NEL PAESE PER I VISITATORI STRANIERI

Pur sostenendo che non si discosterà dalla sua politica “zero Covid”, la Cina riapre ai viaggi dopo tre anni di stop.

Come sappiamo, è l’ultima grande economia a mantenere rigide politiche di prevenzione sanitaria, con confini chiusi alla maggior parte dei cittadini stranieri, sebbene il virus continui ad espandersi. Infatti, nella prima settimana di novembre 2022 le autorità della città di Guangzhou hanno messo in quarantena più di 5 milioni di abitanti.

Tuttavia, forse il Governo vuole dare segnali di apertura e ora i passeggeri aerei dovranno presentare solo un test PCR negativo effettuato entro 48 ore dall’imbarco, secondo una nota rilasciata dalla National Health Commission cinese. In precedenza, erano richiesti due tamponi.

Secondo le prime informazioni, gli arrivi internazionali eseguiranno una quarantena per otto giorni anziché dieci e le autorità cesseranno di registrare le persone in contatto secondario, ai fini della tracciabilità. Questa decisione consentirà a molti di evitare l’isolamento.

Infine, termina anche il controverso meccanismo di “interruzione del circuito” nel trasporto aereo.

La regola imponeva che i voli internazionali potevano essere vietati per una o due settimane quando più di quattro passeggeri contagiati da Covid-19 fossero stati rilevati all’arrivo in territorio cinese. Il che ha provocato cancellazioni repentine e notevoli problemi ai viaggiatori d’affari, che aspettano anche mesi prima di trovare un posto libero per volare in Cina.

AGGIORNAMENTO

Il governo cinese ha riaperto ai viaggi internazionali, in entrata e in uscita, l’8 gennaio 2023, nonostante le recrudescenze della pandemia e l’esigua porzione di popolazione fragile vaccinata.

Precedentemente, il 28 dicembre 2022, il Governo italiano ha imposto un tampone antigenico o molecolare agli arrivi da Cina, Hong Kong e Macao (dunque anche ai rientri in Italia). Nel caso il test risulti positivo al Covid-19, i viaggiatori sono sottoposti immediatamente a un altro tampone molecolare ai fini del sequenziamento del virus, infine all’isolamento fiduciario fino a 5 giorni e, comunque, fino alla verifica della negatività.

I passeggeri che partono dall’Italia verso la Cina non devono più richiedere il codice sanitario all’Ambasciata o ai Consolati Generali cinesi in Italia prima della partenza. 48 ore prima dell’imbarco sul volo è richiesto di inserire i risultati del test molecolare nel modulo online “Entry/exit health declaration card of the People’s Republic of China“ attraverso la funzionalità di WeChat “Customs Passenger Fingertip Service” accessibile da questa pagina web: (https://htdecl.chinaport.gov.cn/htdeclweb/home/pages/healthDeclare/declare.html) oppure tramite l’applicazione “Pocket Customs.

 

[foto di Zhang Kaiyv su Pexels]

Notizia pubblicata in data 16 novembre 2022 aggiornamento dell’8 gennaio 2023 – Autrice Paola Baldacci