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Digitalizzazione e internazionalizzazione,
l'Italia cresce così

Il 59% delle aziende con un alto livello di automatizzazione prevede una crescita di fatturato per i prossimi 12 mesi, contro il 39% di coloro che hanno un basso range; così come la prevede il 57% delle esportatrici, contro il 41% di chi non è impegnata nell’export: lo dice una ricerca Nielsen* commissionata da American Express, presentata durante il panel al quale ha preso parte Loretta Bartolucci, commercial director di Cisalpina Tours, durante il Salone dei Pagamenti, a Milano.

In estrema sintesi, l’indagine vuole dimostrare quanto la digitalizzazione sia un driver di crescita, insieme ad altri fattori come l’internazionalizzazione, entrambe strettamente correlate ai viaggi d’affari.

“Spingiamo molto sull’utilizzo di online e self booking tool proprio perché attraverso la loro adozione i responsabili dei viaggi in azienda possono controllare tutti i dettagli della trasferta, in particolare grazie a virtual payments cards – argomenta Bartolucci -. Solo con una gestione integrata dei dati del passeggero, dalla fase di autorizzazione della trasferta alla fas finale di rendicontazione delle note spese, possiamo essere sicuri di raccogliere informazioni complete e non fare errori”.

Di primaria importanza per il business travel, l’utilizzo della carta di credito per le spese di viaggio risulta cruciale per la raccolta di dati e informazioni sul viaggiatore e sull’azienda per la quale effettua trasferte: siamo partiti da questo assunto per sottolineare quanto i pagamenti digitali siano un potente alleato delle TMC.

Tornando alla survey, il 23% di coloro che ha adottato digital payments nell’ultimo anno ha constatato una riduzione dei costi di produzione e organizzativi, mentre il 37% ha notato un’ottimizzazione dei tempi di esecuzione dei processi.

Dalla ricerca emerge che il 72% delle aziende intervistate ha un business internazionalizzato e secondo Nielsen le trasferte all’estero crescono del 36% quest’anno. Per migliorare i viaggi di lavoro, il 57% dei rispondenti ha evidenziato la sicurezza come elemento prioritario, seguito dal 52% che ha come priorità la semplificazione dei processi e la prevenzione di problematiche. La sostenibilità, invece, impatta per il 50% dei rispondenti.

*Indagine effettuata su 400 imprese in Italia tra i 10 e i 200mila euro di fatturato

 

Notizia pubblicata il 27 novembre – Paola Baldacci