La Global Business Travel Association (GBTA) è soddisfatta della decisione del Parlamento europeo di includere il Sustainable Aviation Fuel (SAF) tra le priorità nell’ambito dell’importantissimo Net Zero Industry Act (NZIA). I negoziatori del Parlamento e del Consiglio UE hanno infatti raggiunto, già nel mese di febbraio 2024, un accordo provvisorio sulla Legge per una industria a zero emissioni, la quale stabilisce alcuni obiettivi e indica misure per raggiungerli. Fra questi la questione sulla produzione di almeno il 40% del proprio fabbisogno annuale di tecnologie a zero emissioni entro il 2030 costituisce senz’altro uno dei punti cardine.
Net-Zero Industry Act: la Legge del Green Deal
Le tecnologie permesse sono diverse e comprendono il nucleare, la decarbonizzazione industriale, lo stoccaggio e la cattura di carbonio (CCS: Carbon Capture and Storage), il biometano e il biogas. Nonostante tutto la norma parrebbe lasciar emergere alcuni limiti e a sollevare il sopracciglio ci pensano in diversi, primo fra tutti lo European Environmental Bureau (EEB) preoccupato dalle recenti decisioni dei negoziatori che rischierebbero di “trasformare la NZIA in uno strumento per sostenere le tecnologie a prescindere dal loro rapporto costo-efficacia e dalla loro immediata implementazione”.
Ciò premesso, la decisione di dare rilievo e implementare l’utilizzo di SAF non può che essere supportata dal settore del business travel, da sempre primo fruitore di trasporto aereo e da GBTA, la principale organizzazione mondiale di viaggi d’affari e meeting di cui Cisalpina Tours fa parte nel chapter italiano.
Si tratta di una virata verso la sostenibilità in tutta l’Unione Europea, che dovrebbe stimolare la domanda di Sustainable Aviation Fuel, di fatto l’opportunità più immediata per raggiungere la decarbonizzazione del settore e garantire una riduzione netta delle emissioni di carbonio rispetto al carburante per aerei a base fossile.
«Abbiamo bisogno di un ambiente normativo che ci consenta di accelerare rapidamente la transizione verso l’energia pulita», ha dichiarato Ursula von der Leyen. La Presidente della Commissione Europea ha poi continuato: «Il Net-Zero Industry Act farà proprio questo. Creerà le migliori condizioni per quei settori che sono cruciali per noi per raggiungere lo zero netto entro il 2050: tecnologie come turbine eoliche, pompe di calore, pannelli solari, idrogeno rinnovabile e immagazzinaggio di CO2. La domanda è in crescita in Europa e nel mondo, stiamo agendo ora per assicurarci di poterla soddisfare maggiormente con l’offerta europea».
Carburante sostenibile nell’aviazione, cos’è il SAF: benefici e dubbi
Il SAF è un carburante liquido utilizzato nell’aviazione commerciale che riduce le emissioni di CO2 fino all’80%. La sua produzione può essere di tipo sintetico, tramite un processo che cattura il carbonio direttamente dall’aria, o provenire da altre fonti, tra cui oli e grassi usati, rifiuti verdi e urbani e colture non alimentari.
Punto cardine per il raggiungimento degli obiettivi globali di zero emissioni entro il 2050, secondo uno studio dell’Oxford Business Group, dovrebbe essere utilizzato almeno per il 65%, ovvero per circa 450 miliardi di litri l’anno.
Ad oggi però il SAF viene consumato nel settore dell’aviazione commerciale in percentuale minore allo 0,1%. Si tratta insomma di quantità molto scarse che si accompagnano però a spese di produzione e acquisto estremamente elevate, tanto più se comparate con quelle del jet fuel convenzionale. Secondo la Iata si parla di un costo tra le due e le quattro volte superiore rispetto a quello dei combustibili fossili.
Trasporti e decarbonizzazione
La Legge per una industria a zero emissioni che l’UE ha deciso di implementare a partire dal 2019 è di certo un’agenda ambiziosa, tutavia va ricordato che l’obiettivo di decarbonizzare il settore dei trasporti potrebbe essere più facilmente raggiungibile proprio grazie ad altri, recenti accordi politici relativi al Regolamento RefuelEU e sulle infrastrutture per i combustibili alternativi, che forniscono un quadro normativo per questa transizione.
L’aver deciso di riconoscere il valore strategico del SAF è, comunque, un passo avanti per poter mantenere il settore dei viaggi d’affari “sano” e al tempo stesso continuare a contribuire in modo efficace alla crescita economica europea, riducendo al minimo l’impatto ambientale.
Va da sé che per poter raggiungere gli obiettivi climatici fissati per il 2030 e il 2050, anche grazie a un utilizzo massiccio di SAF nel settore dell’aviazione, si presuppone un aumento degli investimenti nella sua produzione.
[Approfondisci sul valore del business travel in Italia secondo GBTA]
[Notizia pubblicata in data 11 aprile 2024 – Chiara Cianci]