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Scioperi in Europa:
in 2 decenni il fenomeno diminuisce

Gli scioperi dei trasporti delle scorse settimane in Francia, in Portogallo e in Germania, per non dimenticare quelli in Gran Bretagna a fine dell’anno scorso, hanno complicato i viaggi d’affari e ispirato una ricerca su quali Paesi europei registrano più astensioni dal lavoro, in generale, non solo nel settore di nostro interesse.

Secondo un’analisi dell’Istituto sindacale europeo (ETUI) svolta sugli ultimi due decenni, la maturità delle contrattazioni sui temi dei salari e di migliori condizioni lavorative porta ad una diminuzione del fenomeno. Anche se questa motivazione non vale per tutte le nazioni.

Tra il 2000 e il 2009, la media annua dei giorni non lavorati per sciopero ogni 1.000 dipendenti è stata la più alta in Spagna, dove sono stati persi in media 153 giorni lavorativi. Questa è stata seguita dalla Francia con 127 giorni. La Danimarca (105 giorni) è al terzo posto con una media annua di oltre 100 giorni lavorativi persi. Seguono Belgio e Finlandia con 70 giorni ciascuno.

Tra il 2010 e il 2019, Cipro ha perso la maggior parte dei giorni lavorativi a causa di scioperi con una media annua di 275 giorni. Nel periodo, la Francia si è classificata seconda, con 128 giorni persi.

Gli anni del Covid-19 (2020-2021) mostra dati per alcune nazioni: la Francia (79 giorni) ha registrato la media annua più alta, seguita da Belgio (57 giorni), Norvegia (50 giorni) e Danimarca e Finlandia (49 giorni ciascuna).

Esaminando da vicino gli ultimi due decenni, quindi, si nota come questa forma di protesta stia declinando.

I giorni lavorativi persi a causa di scioperi sono in calo: i dati OCSE che confrontano gli Anni ’90 e il periodo 2008-2018 rendono molto chiara questa tendenza.

La Spagna e la Turchia registrano il maggior calo dei giorni lavorativi persi.

In Spagna si va da 309 giorni a 76. In Turchia, la flessione è più marcata, passando da 223 giorni a 10 giorni. La Danimarca passa da 169 giorni a 105. Il Belgio è un’eccezione: in questo periodo le giornate lavorative perse per sciopero sono passate da 31 a 98 giorni, il che suggerisce che la cultura è ancora forte in questo Paese.

In Italia, i dati dell’ETUI si limitano al periodo tra il 2000 e il 2008: la media indica 88 giornate all’anno. Tutto sommato e coniderando diversi settori, una misura modesta.

Notizia pubblicata in data 31 Gennaio 2023 – Autrice Paola Baldacci