Seize The Change: cogli il cambiamento nella sostenibilità
L’ultimo studio annuale di EY sulla sostenibilità in Italia mostra che le aziende non hanno accantonato progetti, anzi ne sono molto più consapevoli proprio dopo il conflitto russo-ucraino che ha innescato una crisi di risorse energetiche. Le prime evidenze mostrano che l’’80% delle società quotate ha sviluppato un piano di sostenibilità e il 30% ha definito target quantitativi. Il 47% ha definito obiettivi e azioni per rispondere al climate change grazie all’utilizzo di energie rinnovabili. E ancora, dalle analisi sulle performance economico-finanziarie, emerge una potenziale relazione tra gli investimenti reali sulla sostenibilità sul breve periodo e una eventuale crescita sul lungo.
Se due anni fa erano le grandi aziende a integrare la sostenibilità nel business, oggi “Seize The Change” di EY ci dice che anche le PMI stanno muovendosi verso questa posizione.
Interessante notare che il primo passo per questo significativo passo in avanti è l’avere strutturato un comitato o un organo di governance che riporta al consiglio di amministrazione sui temi della sostenibilità.
Tra le 350 aziende interpellate, il 74% di quelle quotate ha agito in questo modo. Un dato cresciuto del 55% dal 2020. Spiega Riccardo Giovannini, Climate Change and Sustainability leader di EY Italy: «I dati della survey confermano che nel 62% dei casi i piani di sostenibilità delle aziende sono integrati con i rispettivi piani industriali e si assiste anche ad una netta accelerazione dell’impegno per contrastare e mitigare i cambiamenti climatici: quasi 8 aziende quotate su 10 hanno strutturato un processo di identificazione e gestione delle priorità-rischi legati ai cambiamenti climatici. Quanto più le aziende rafforzeranno il loro percorso verso la sostenibilità, intesa come driver determinante di trasformazione, quanto più saranno capaci di sostenere la competitività e crescita a venire».
Un altro tema che si inserisce con vigore è il sustainable procurement con il 92% delle intervistate che lo inserisce nella rendicontazione delle proprie performance non finanziarie. Strutturare una filiera di approvvigionamento sostenibile riguarderà anche il business travel e la tracciabilità, la trasparenza e la tutela delle questioni ambientali e sociali evolveranno il rapporto tra le aziende e il mercato.
[Foto di Nik Shuliahin su Unsplash]
Notizia pubblicata in data 3 Marzo 2023 – Autrice Paola Baldacci