SHIFT modale tra aereo e treno
nei viaggi d’affari
Che l’Europa stia correndo veloce sui binari dell’alta velocità lo abbiamo già raccontato sulle nostre pagine, oggi la riflessione ci porta alla sostenibilità per lo stesso motivo.
I piani del governo francese di vietare i voli nazionali dove ci sono alternative ferroviarie regolari di meno di 2 ore e 30 minuti sono stati approvati dalla Commissione europea, per dirne una. Alcune aziende influenti come BCG Consulting, PwC Netherlands e Salesforce stanno invitando con convinzione i viaggiatori ad adottare uno “shift modale” tra aereo e treno. E ancora, l’Olanda avrebbe triplicato le tasse dei passeggeri aerei dal 1° gennaio, almeno a leggere il quotidiano De Telegraaf, al fine di per incoraggiare i viaggiatori a scegliere altre modalità di trasporto. Nessuna comunicazione ufficiale sembra essere stata diffusa, ma il brainstorming politico è in corso e, se confermato, ogni biglietto aereo subirà un incremento di 26 euro sia per il corto sia per il lungo raggio.
A questo punto, l’aumento della concorrenza sui binari ferroviari, tra gli operatori che condividono le reti, e l’introduzione di nuovi servizi notturni tra le principali città europee potrebbe portare il trasferimento modale a un altro livello.
Tuttavia, le aziende europee nutrono preoccupazioni sull’accessibilità dei contenuti ferroviari negli strumenti di viaggio aziendali.
Una criticità che potrebbe essere risolta dal Multimodal digital mobility services, iniziativa europea pensata per garantirne l’accesso su tutti i canali di distribuzione, con un progetto di legge previsto per la prima metà del 2023.
Intanto, in Germania il governo e i Laender hanno concordato di lanciare dal 1° maggio il biglietto integrato mensile a 49 euro, per i trasporti pubblici locali e regionali. Sia per contrastare il caro-energia sia per favorire i mezzi pubblici.
Notizia pubblicata in data 31 Gennaio 2023 – Autrice Paola Baldacci