Travel Risk Map 2024:
cambiamento climatico la principale minaccia
Per la prima volta, la mappa dei rischi globale di International Sos, specialisti di valutazione delle minacce in viaggio, include il parametro legato al cambiamento climatico.
Tanto attesa e consultata, la Travel Risk Map 2024 comprende un indice di rischio che mai prima di oggi era stato inserito al pari della sicurezza per le persone e la diffusione di malattie nei Paesi, sempre allo scopo di informare i viaggiatori e i responsabili aziendali delle trasferte di lavoro a prendere le decisioni opportune in fatto di travel policy. Inoltre, la mappa è interattiva e può essere gratuitamente interrogata nelle diverse destinazioni selezionando i 4 fattori: oltre al climate change (novità di questa edizione, appunto), anche rischi sanitari, di sicurezza e relativi alla salute mentale. Un tema, quest’ultimo, cui l’organizzazione ha sempre prestato grande sensibilità: l’indicatore mostra la percentuale di popolazione che soffre di disagi psichici nelle nazioni.
Per quanto riguarda, invece, il surriscaldamento globale che impatta in termini di svariate criticità di natura logistica e veri e propri disastri umanitari, i dati per esprimere la gravità della minaccia sui viaggi sono forniti da Inform, una collaborazione tra il Centro euromediterraneo sui cambiamenti climatici e l’omologo Centro di ricerca della Commissione europea. Un dato su tutti: nel 2023, International Sos ha registrato l’80% in più di allarmi sanitari da parte di suoi clienti (Tmc, organizzazioni, aziende) relativi a fattori di cambiamento climatico rispetto al 2022.
Per fare un esempio, gli eventi di caldo estremo di quest’anno, con la prima ondata di caldo denominata “Cerberus” che ha colpito l’Europa, potrebbero diventare all’ordine del giorno – argomenta la dottoressa Irene lai, medico-capo di International Sos -. È essenziale che le aziende pianifichino questo aspetto, adattando il modo di vivere e di lavorare per proteggere la salute, allo stesso tempo progettando misure per mitigare la tendenza all’aumento delle temperature”.
Rischi di viaggio globali: i Top 5 secondo International Sos
I cinque rischi che secondo gli analisti potrebbero provocare criticità durante i viaggi sono:
- Cambiamento climatico: non necessariamente deve essere un outlook globale a decretare che il 2023 si chiude come l’anno più caldo di sempre. Infatti, secondo il bilancio dell’Osservatorio città-clima di Legambiente sono in crescita ondate anomale di calore, trombe d’aria e alluvioni, in Italia. Novembre è stato il sesto mese consecutivo a registrare temperature elevate. Il nostro Paese ha registrato un evento meteorologico estremo al giorno, in tutto 378 (+22%).
- Stato di perma-crisi: il perdurare continuo di fattori di allerta a causa di tensioni geopolitiche e dell’aumento del costo della vita, come evidenziato dai “Rischi di viaggio d’affari 2023”, crea alle aziende forte stress di adattamento
- Instabilità globale che si acuisce: a causa di conflitti nuovi e in evoluzione, alcuni degli aumenti più notevoli del livello di rischio quest’anno hanno riguardato i territori palestinesi, l’Ucraina, parti del Libano, della Russia e tutta la fascia dei Paesi africani del Sahel. Anche l’Ecuador e alcune parti della Colombia sono peggiorati, con costante crescita di criminalità e disordini sociali.
- L’Intelligenza Artificiale porta con sé nuove incertezze e opportunità: le maggiori accessibilità e precisione della nuova generazione di AI generativa ci conduce in una nuova epoca di creatività, semplicemente attraverso una banale connessione internet. Ma attenzione, questo significa ache sarà sempre più difficile verificare la correttezza delle informazioni, la serietà delle fonti e saremo esposti ad errori oltre che a una responsabilità di quanto sceglieremo come contenuto.
- Il rapporto di lavoro in evoluzione: questo aspetto attiene al duty od care (fondamento del business travel): l’insieme dei cambiamenti demografici ed esperienziali innova ciò che i dipendenti si aspettano dalle organizzazioni per cui lavorano. Solo i datori di lavoro che riconoscono l’importanza di questa nuova relazione, che tiene conto del benessere dei lavoratori, probabilmente manterranno i talent di cui hanno bisogno per migliorare i risultati.
Per concludere, gli specialisti di valutazione dei rischi in viaggio di International Sos rilevano un aumento del 59% dei viaggi internazionali e del 48,4% di quelli nazionali a ottobre 2023, rispetto all’inizio dell’anno. Risultati in linea con un recente rapporto dell’International Air Transport Association (Iata), che sottolineano la ripresa dei viaggi globali: infatti, secondo Iata con la fine del 2023 il traffico aereo globale raggiungerà il 97,3% dei livelli pre-Covid.
[Approfondisci sulla Travel Risk Map 2024 di International Sos]
Notizia pubblicata in data 27 dicembre 2023 – Paola Baldacci